an abstract photo of a curved building with a blue sky in the background

Piano piano vi racconto tutto il

mio percorso in questo mondo..

🍃…avremo molto da parlare in questo capitolo della mia vita,tanto difficile,duro,tante spese,esami,test… Tutto ebbe inizio quando ero negl‘ultimi anni di carriera nella danza. Sono stata sempre magra,ma all‘improvviso mi sono gonfiata non capendo il perché. Per chi è stata sempre magra e non avendo mai avuto problemi sul mangiare è dura da accettare. Tutto questo accadde quando avevo 25 anni. Ho iniziato ad andare da una nutrizionista dove con la sua dieta avevo perso i famosi 3 chili di inizio dieta perché sono i “FAMOSI LIQUIDI“💦. La nutrizionista mi chiese se ero un soggetto allergico, gli parlai di alcuni episodi raccontati da mia madre, da neonata, rigurgitavo il latte appena preso e, alcune volte, la frutta secca con alcuni alberi ( il pino 🌲) mi portavano gonfiore agli occhi formandosi delle crosticine intorno alle ciglia. Non siamo mai andati nello specifico proprio perché erano eventi che si presentavano una volta ogni tantissimissimissimissimo🤭. Decise cosi la nutrizionista, di consigliarmi di fare delle prove allergiche perché con la sua dieta iniziai ad avere un orticaria cronica all‘interno del palato. Cari Signori e Signore‼️, quando si inizia questo cammino sconosciuto, di test, prove e conoscenze di tanti dottori, sai quando inizi ma non sai quando finisci 😭⁉️🫣. Le prime prove allergiche che feci erano i Prick test cioè i test cutanei e Patch test. I Prick test prevede che una piccola quantità dell‘allergene sospetto venga applicata sulla pelle dell‘avambraccio e poi leggermente graffiata con una lancetta sterile, permettendo all‘allergene di entrare in contatto con la pelle, mentre il Patch test prevede l‘applicazione di cerotti nel dorso del paziente che vengono tenuti per vari giorni,dopo il periodo di tempo si valuta se si sono verificati reazioni allergiche. Spero di essere stata brava a chiarirvi la differenza tra i due esami anche perché…vabbene…lo confesso…ho chiesto aiuta Google per essere più precisa 🤪🤓. Parlando bene con il dottore gli dissi che ogni tanto avevo sintomi tipo alterazione, febbre che poi in un giorno andava via, mal di gola per due giorni che poi passava da solo, gonfiore addominale, prurito all’interno nel cavo orale con le orecchie. Sì sono sincera, gli ho dato poco peso perché per me era normale avere questi sintomi stando sempre in palestra con la danza, aria condizionata, covi di batteri che giravano tra di noi ballerini, uscite improvvise da sudati a prendere boccate d’aria fresche. Il dottore mi ascoltò ed era curioso di scoprire cosa mi stava dando fastidio. Tramite il Prick test risultai di essere allergica alle graminacee, acari mentre nel Patch test (levati dopo 5 giorni e sofferto tantissimo per il prurito) risultai positiva al Tiomersale con il Nichel. Il Nichel viene classificato con dei + in base alla gravità, il max è 5 io ero stata classificata con ben meravigliosi,dolcissimi,teneri,amorevoli 4 + !! L'allergia al nichel è una reazione del sistema immunitario al contatto con questo metallo, che si manifesta principalmente come dermatite da contatto, ovvero un'infiammazione cutanea con prurito, rossore e vesciche. Si può sviluppare dopo ripetuti contatti con oggetti contenenti nichel, ma in alcuni casi anche al primo. Io di tutto questo non avevo avuto mai nulla, forse qualche orecchino ma con danza ne indossavo veramente pochi perciò rimasi perplessa e dissi al dottore che era impossibile. Li il dottore mi fermò ✋🏼 e mi disse : “Cara signora, lei avendo uno sfogo interno,nel cavo orale, gonfiore, mal di testa, febbre che poi passa , alterazione etc ha un all‘allergia al Nichel crociata con l’alimentazione….. PANICOOOO‼️… To be continued….
Come ho scoperto le mie allergie
black blue and yellow textile
Studiamo bene cos‘è il Nichel🙇🏻‍♀️

...È stato un vero shock per me e di sicuro lo sarà per chi scopre questo mondo…soprattutto il Nichel. Il Nichel è dappertutto e non avrei mai pensato nella mia vita di fare dei cambiamenti così drastici. Non vi spaventate leggendo questo articolo, io condivido come l‘ho vissuta e ora per me è diventato uno stile di vita che da una parte ringrazio. Il Nichel è un metallo molto diffuso nell‘ambiente,esiste sia da contatto che alimentare…poi ci sono io che le ho tutte e due😝, è molto comune, si manifesta con prurito, vesciche, gonfiore, mal di testa, febbre etc etc. L‘ allergia al Nichel alimentare chiamata anche SNAS, reagisce provocando sintomi a livello gastrointestinale, respiratorio e neurologico. In questo articolo lo ripeterò spesso L‘allergia al Nichel È PERSONALE !! Fortunatamente non si va in shock anafilattico, ma d‘accumulo…in che senso…nel senso che al giorno non puoi accumulare troppo nichel altrimenti stai male. Ognuno di noi ha la sua tolleranza, in più non si posso mischiare tanti cibi che hanno un livello d‘istamina elevato…ma di questo ne parleremo più in la. Dove si trova il Nichel? Si trova nella bigiotteria, cibi, pentole, padelle, posate, shampoo, bagno schiuma, olii, creme per il corpo, detersivi,ammorbidente per i panni,tinte per capelli, smog, trucchi, smalti e nelle tubature anche di casa, perciò se pensi di bene tranquillamente un bicchiere d’acqua fresca che esce dal rubinetto di casa tua o una doccia bella rilassante ricorda che può crearti problemi…divideremo bene le cose perché è un po‘ complicato entrare nel particolare di ogni cosa scritto. CIBI: Il cibo purtroppo c‘è una selezione molto rigida, nella prima fase di dieta, la famosa disintossicazione hai una lista di quello che puoi mangiare e no ( ricordatevi che è personale,perciò ci possono essere cose scritte che puoi mangiare ma che ti fanno male). I cibi concessi non sono Nichel Free (ricordatevi di questa parolina tanto carina…FREE…poi vi spiegherò più in la). Se ci penso bene potrei scriverci un libro per quanto ho studiato su questa allergia😎… 

Cibi🍕🥦🍇🍩🥂🧃

.Anacardi:.Tra la frutta secca, gli anacardi sono una delle maggiori fonti di nichel, a cui sarà necessario fare più attenzione, soprattutto se presenti in tracce nei prodotti industriali e confezionati.Pomodori e ortaggi: tra gli ortaggi più ricchi di nichel troviamo i pomodori, ma il nichel è contenuto anche in asparagi, broccoli, carote, cavoli, cavolfiori, fagiolini, finocchi, lattuga, sedano, radicchio e altri ortaggi. Sono di solito più tollerati: cetrioli, zucca, zucchine, melanzane e peperoni.Spinaci: anche gli spinaci contengono una certa quantità di nichel, sono tra le verdure da tenere maggiormente sotto controllo in caso di allergia o intolleranza al nichel, accanto a cibi come pomodori e lenticchie.Legumi e frutta secca: chi è allergico al nichel potrebbe dover moderare il consumo di legumi e di frutta secca, con particolare riferimento alle lenticchie, ai ceci, alla soia, alle noci, alle nocciole e alle mandorle. I fagioli rossi, ad esempio.Frutta essiccata: la frutta essiccata contiene quantità di nichel maggiori rispetto alla frutta fresca. ciò potrebbe dipendere anche dai trattamenti industriali. Tra la frutta essiccata possiamo trovare fichi, uvetta, albicocche e prugne.Bevande: chi è particolarmente sensibile al nichel dovrebbe fare attenzione ad alcune bibite e bevande, con particolare riferimento alla cioccolata, al caffè, al tè e alla birra, ma anche a tutte le bibite contenute in lattina.Cibi in scatola: i cibi conservati possono incrementare il loro contenuto di nichel a causa del materiale del contenitore. Attenzione a lattine e scatolette. Tra i cibi in scatola si possono trovare tonno, carne, legumi, frutta e verdure. Meglio scegliere le alternative fresche o confezionate in altri materiali in caso di allergia al nichel.Cereali: tra i cereali più ricchi di nichel troviamo l'avena, il mais, il miglio e il grano saraceno.Bisogna prendere in considerazione sia i cereali in chicco che le relative farine e i prodotti confezionati che possono contenerle.Frutti di mare e pesce: per quanto riguarda gli alimenti non vegetali, tra le maggiori fonti di nichel troviamo i frutti di mare e il pesce (ben nota fonte di metalli pesanti), con particolare riferimento alle ostriche, al salmone, ai gamberi, ad aringhe e sgombri.

Utensili🍽️🍴🥄🥣🫕

Bisogna prestare particolare attenzione anche alla cottura e agli utensili senza nichel, ovvero adoperare utensili idonei che, con le alte temperature, non rilasciano nichel negli alimenti.Per la cottura, quindi è opportuno scegliere pentole in vetro, teflon, ceramica, vetro-ceramica, silicone, carta da forno, pellicola, acciaio 18/0 e 18/C, pentole di coccio e alluminio puro.Prestare cura all’alimentazione è il primo gradino per alleviare e cercare di annullare i sintomi fastidiosi dell’allergia al nichel. Il modo migliore è informarsi e ricordarsi quali sono i cibi consentiti e quelli vietati.Nel caso in cui si consuma un alimento con alta concentrazione di nichel è opportuno bere tanta acqua e fare attività sportiva, in tal modo si aiuta l’organismo a liberarsi da tutte le tossine.Assolutamente vietati i cibi in scatola e le bibite in lattina, mentre un altro aspetto a cui prestare attenzione è la cottura. I tipi di cottura vietati per disintossicarsi dal nichel sono quelli alla griglia (sulla carbonella), la frittura e l’affumicatura che sprigionano moltissimo nichel.Per la dieta nichel free non sono previsti i cibi preconfezionati, poiché sono cotti in recipienti non adatti e soprattutto si deve fare molta attenzione agli ingredienti ed eccipienti non concessi dalla dieta, come i coloranti, i conservanti, gli addensanti e i grassi idrogenati.Una buona regola, la mattina far scorrere l’acqua prima di bere, perché nel rubinetto c’è un’alta concentrazione di nichel. Scegliere i prodotti conservati in vetro. Vanno evitati gli integratori vitaminici, ad eccezione dei probiotici, purché siano dichiarati senza nichel su segnalazione del medico specialista.Le pentole da evitare sono quelle fatte con i seguenti materiali: acciaio 18/10, terracotta,pentole e recipienti smaltati; leghe di alluminio, ferro, ghisa e rame.È buona norma utilizzare pentole ed arnesi per cucinare che riportino la certificazione nichel free.La scelta delle pentole è molto importante, poiché il nichel presente nella pentola o ciotola, con le alte temperature, si attacca agli alimenti.Le pentole in pyrex sono fatte di vetro temperato e sono adatte per la cottura ad alte temperature. Possono essere usate sia nel microonde che nel forno tradizionale, oppure sul gas.Le pentole rivestite in ceramica e in pietra sono adatte per gli allergici al nichel, fino a quando però sono intatte, che non si graffiano o scheggiano. Perciò ricordatevi: L'acciaio 18/0 e 18/C sono privi di nichel e quindi non presentano problematiche; al contrario l'acciaio 18/10 e il 18/8, che sono i più comuni, contengono Nichel !!

Differenza tra “nichel test” e “nichel free”?

In Italia, così come in Europa, non esiste alcuna regolamentazione che richieda ai produttori di testare o dichiarare se i loro prodotti contengono residui di nichel ma per legge il valore di Nichel all’interno di una formulazione cosmetica non può superare le 10 ppm (parti per milione), considerata dall’Istituto Superiore di Sanità una concentrazione che non manifesta reazioni avverse.Di conseguenza, pochissime aziende di cosmetici effettuano test specifici per garantire che i loro prodotti siano privi di contaminazioni e quindi offrano ai consumatori un maggiore senso di sicurezza.Le aziende cosmetiche che effettuano questi test etichettano i loro prodotti con la dicitura “ nickel tested ” e il risultato del test, ad esempio < <0,00001%. Questa indicazione sulla confezione del prodotto mostra che i cosmetici sono stati testati e i risultati ottenuti sono al di sotto dei limiti rilevabili. Ciò però non esclude completamente la possibilità di una reazione allergica, ma indica che il rischio è considerevolmente basso.Altri prodotti, invece, etichettati con le diciture “nickel free” o “zero nickel” sono da ritenersi non veritiere: questo perché esiste un limite di incertezza nel metodo di rilevamento che rende impossibile affermare che le molecole di nichel siano totalmente assenti da qualsiasi cosmetico. La frase “nickel free” è quindi fuorviante e la legge ne vieta l’uso sulle etichette. Questo è veramente importante, soprattutto quando dovete acquistare saponi,creme per il corpo e per il bucato. Io ci tengo molto che sia tutto chiaro su questa allergia perché purtroppo ancora oggi continua ad essere poco conosciuta e poco a portata di mano. Per essere piu chiara ho preso su internet diversi articoli dove specificavano bene ogni fattore che lo comprende. Non è stato facile, ma alla fine quello che volevo sono riuscita a trovarlo. La farmacia e erboristeria sono state di grande aiuto, io prendevo molte cose come il rimmel, trucchi, tinte per capelli, creme per il corpo, profumi perché solo loro purtroppo avevano l‘etichetta NICHEL TESTED. Poi piano piano sono uscite diverse marche nel commerci, per fortuna, a prezzi gia più accettabili. Parlo in passato perché io oramai con tante cose non ho più problemi, ho testato tanti prodotti che dopo il mio lunghissimo periodo di disintossicazione non mi danno nessuna reazione.

Fase di disintossicazione 💪🏼

Non vi dovete spaventare, all‘inizio sarà difficile ma credetemi una volta capito come gestire la vostra alimentazione, dopo che sentirete miglioramenti e benessere fisico rimarrà per voi uno stile di vita che farà invidia. Calcolate che io ora posso MANGIARE TUTTO ma con testa e ascoltando il mio corpo. Fortunatamente sono una donna sportiva, se non lo siete dovete iniziare piano piano a esserlo…basta anche al giorno una semplice camminata di 30 minuti,aiuta il corpo ha buttare tossine cattive che il fegato fa difficoltà a smaltire. Una cosa importante… nella fase di disintossicazione avrete la sensazione di stare bene ma anche molto male. Tutto normale, anzi è un ottimo segnale, vuol dire che il corpo piano piano si sta ripulendo e sta buttando fuori tutto il nichel cattivo, brutto, malvagio incastrato dentro di noi🩷. Io difficile che prendo gli antistaminici con il cortisone,non perché non voglio ma perché preferisco evitare ciò che mi fa stare male che riempirmi di pasticche,che poi,ho scoperto con il tempo,il cortisone non ti fa passare lo sfogo o lo stato di malessere che stai vivendo in quel momento, ma lo ferma e dopo che il suo effetto è finito ti ritorna!! Perciò tanto vale che mangio bene. Io ho fatto una fase abbastanza dura dove non potevo nemmeno mangiare il pane comprato dal fornaio. Ho dovuto cambiare subito tutti gli utensili in cucina compreso di posate e cucinarmi tutto da sola. Quando andavo a cena fuori mangiavo in bianco ma stavo comunque male. Avevo una lista di quello che potevo e non mangiare ma dentro di me c‘era un qualcosa che non andava o che non era ben chiara. Conobbi ben 13 dottori allergologi, erano molto vaghi con quest‘allergia. Mi diedero antistaminici con dentro l’acido di mais, mi sono sentita dire EH SIGNORA NON È UN PROBLEMA, LEI PUÒ MANGIARE TUTTO QUELLO CHE VUOLE NON CREDA A QUESTE COSE DI COME SIA PESANTE IL NICHEL. Una volta entrai in uno studio dove dopo 5 minuti mi sono alzata, andata via e fatta rimborsare la spesa della visita. Io ho dovuto cambiare anche un otturazione che avevo su un dente perché conteneva Nichel !! … andavo avanti di ricerche su internet e casualmente mi sui aprí, non ricordo come, una pagina Facebook di un gruppo dve parlavano di questa allergia. Gente, è stata la mia grande salvezza

La pagina della salvezza Facebook 💻

... Facebook per me è stato molto importante. Appena accettarono la mia richiesta ho scoperto un mondo che di sicuro da sola non sarei mai riuscita a scoprire. Gente cordiale, pronta ad aiutarti ma piu che altro a confrontarsi. Questo gruppo è stato aperto proprio con lo scopo di studiare tutti insieme quest‘allergia visto che i medici non sono ben informati. Sono nate amicizie belle che purtroppo sono andate a morire. Qui capii veramente di come eravamo tanto diverse, sintomi diversi, cibi che potevamo mangiare ma che ognuno di noi aveva reazioni in modo diverso. Ci prendevamo in giro perché se un giorno ci fossimo incontrate tutte insieme, ognuno si sarebbe portato il suo mangiare😂. Ho scoperto perché quando andavo a mangiare fuori stavo male pur mangiando in bianco. Sapevo che ogni cibo cotto non era su un acciaio 18/0 ma il vero problema è ben altro. Mi hanno spiegato che anche una semplice fetta di petto di pollo o tacchino poteva portarmi vere conseguenze…perché? Perché esiste pollame allevato con il mais 🌽. Il mais fa parte dei cibi proibiti e ricchissimi di nichel.Con altri tipi di carne mi hanno chiesto se avevo l’ intolleranza al lattosio !! Di solito Nichel, lattosio e celiachia vanno a braccetto. La celiachia ero sicurissima di non averla perché avevo fatto le analisi del sangue e controlli piu approfonditi… il lattosio non lo sapevo. Ho trovato tanti prodotti da mangiare che si potevano acquistare perché contengono ingredienti idonei dell‘allergene, eravamo tutte magre (non sapevamo più cosa mangiare) ed essendo la maggior parte tutte donne, parlavamo anche delle difficoltà sul nostro corpo. Non sapevo nemmeno che esistevano legumi, polpa di pomodoro nichel tested, carissimi ma comodi per allargare la tua dieta giornaliera. Ci scambiavamo le ricette di pane, biscotti, primi piatti e anche secondi, i nostri piatti abitudinari iniziarono a cambiare. Posso dire di essere rinata e piano piano, da che ero sempre presente in quel gruppo, mi sono allontanata perché avevo imparato a gestire la mia vita quoditiana, non mi serviva piú ma pensate che oggi come oggi ancora faccio parte di quel gruppo.

Il Lattosio 🥛🧈

...un altro capito delle mie allergie, piu semplice,veloce, piu conosciuto anche. Non mi metterò a spiegare l‘allergia al lattosio perché do per scontato che si sa cos‘è e a cosa porta, ma se vorrete faro un articolo anche su di lui. Grazie alle mie amiche di Facebook pensai seriamente di affrontare il test per vedere se avevo anche lui. Dopo due lunghi anni sono migliorata tantissimo ma come ben vi ricordate sopra vi avevo scritto che secondo me c‘era qualcosa che non andava ancora. Ogni tanto avevo l‘orticaria nel palato e gola, pur mangiando bene, di sicuro c‘era qualcosa che ancora dovevo sistemare. Iniziai quindi a studiare come funzionavano i test per il lattosio. Il BREATH TEST, questo test, anche noto come test del respiro, è un esame non invasivo che consistenell‘analizzare l‘aria espirata prima e dopo la somministrazione una bevanda contenente lattosio. Dura tanto come test, dalle 2/3 ore. La settimana prima del test, dovevo seguire una dieta rigida,senza latte e lattosio. Ve lo giuro, io cosi bene in quella settimana non sono stata mai !!!! Il mio palato gioiva, avevo un ventre piattissimo…ma questo non mi fece partire gia con l‘idea di dare per scontato che il mio test potesse essere positivo, alcune volte disintossicare il corpo fa bene per tutti, anche a chi non è allergico. Ma comunque tranquilli, risultai positivo anche a quello. Il bello è che dopo aver preso la bevanda con il lattosio, per la prima ora non avevo avuto nessun risultato, dopo ho avuto un picco massimo in crescita di positività. Per me l‘esame durò un ora in più perché a me, il lattosio fa effetto durante la digestione.

To be continued….